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Bando Macchinari Innovativi - Fabbrica intelligente

Innovazione e ricerca
Sostegno investimenti
Digitalizzazione
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Ultimo aggiornamento: 20/01/2023

Dettagli incentivo

FORMA agevolazione

Prestito/Anticipo rimborsabile, Contributo/Fondo perduto

SETTORE

Agroalimentare, Moda e Tessile, Chimica e Farmaceutica, Metallurgia, Elettronica, Meccanica, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Mobili, Legno e Carta

SPESA AMMESSA

Da 400.000 €   a 3.000.000 €

REGIONI

Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia

Stato INCENTIVO

Attivo
Chiuso
In Arrivo

Data apertura

06/04/2021

Data chiusura

28/04/2021

Cos’è

Il nuovo bando Macchinari innovativi sostiene la realizzazione, nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare. La misura sostiene gli investimenti innovativi che, attraverso la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0 e/o la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare, siano in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, mediante l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali. 
L’intervento agevolativo è stato definito nell’ambito del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR per cui permette di attivare risorse comunitarie già stanziate. La dotazione finanziaria prevista per l’apertura del secondo sportello, a valere sull’Asse III, Azione 3.1.1 del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR, è pari a euro 132.500.000,00.

A chi si rivolge

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda: 
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, 
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali, 
- sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi, 
- sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi, 
- non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento, 
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea, 
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà. 
In attuazione delle normative vigenti in materia di accesso ai fondi strutturali e in particolare delle disposizioni introdotte dall’articolo 1, comma 821 della Legge di Stabilità 2016, possono accedere alle agevolazioni anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge. Al fine di facilitare l’accesso alle agevolazioni di soggetti che realizzano programmi di investimento caratterizzati da comuni obiettivi di sviluppo, possono beneficiare dell’intervento le imprese, fino a un massimo di sei soggetti co-proponenti, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa che aderiscono ad un contratto di rete a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva, stabile e coerente con gli obiettivi di rafforzamento della competitività e di sviluppo tecnologico connessi alla realizzazione dei programmi proposti.

Cosa prevede

I programmi di investimento ammissibili devono prevedere spese non inferiori a euro 400.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00. Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00, essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate, prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare. 
I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali. Le spese correlate ai programmi di investimento devono essere: 
- relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi,
- riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni, 
- riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento, 
- pagate esclusivamente in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni, 
- conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020, 
- ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.

Ulteriori Dettagli

Obiettivo - Finalità

Innovazione e ricerca - Sostegno investimenti - Digitalizzazione

Forma agevolazione

Prestito/Anticipo rimborsabile, Contributo/Fondo perduto

Costi ammessi

Costi generali - Spese generali, Immateriali - Licenze, Materiali - Impianti/Macchinari/Attrezzature

Spesa ammessa (min-max)

Da 400.000 €   a 3.000.000 €

Agevolazione concedibile (min-max)

Da 200.000€ a 3.000.000€

Tipologia soggetto

Impresa, Rete d'impresa

Dimensione

Media Impresa , Non applicabile , Piccola Impresa

Settore attività

Agroalimentare, Moda e Tessile, Chimica e Farmaceutica, Metallurgia, Elettronica, Meccanica, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Mobili, Legno e Carta

ATECO

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti del Manifatturiero

Regioni

Basilicata - Calabria - Campania - Puglia - Sicilia

Comuni

Ambito territoriale speciale

Non applicabile

Altre caratteristiche

Innovazione - Digital transformation - Sud - Micro e PMI - Informatizzazione - Digital - Technology - Information - ICT - Brevetti - Fondo perduto - Licenze

Soggetto gestore

Ministero dello sviluppo economico - Direzione Generale per gli incentivi alle imprese

Base normativa secondaria

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Riferimenti Gazzetta Ufficiale

Stanziamento incentivo

265.000.000 €